+EticaOrg Comitato Indipendente No-profit per la Promozione dell'Etica Forense
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La disabilità crea una difficoltà in più nel caso di una separazione da un ex-compagno o compagna di vita: dai problemi lavorativi alla necessità di assistenza, dalla solitudine alla fragilità e alla depressione, maggiori sono i rischi di patire ingiustizie e discriminazioni. Così come aumenta la paura di incontrare impedimenti, spesso molto difficili da superare, come quelli che ha incontrato un papà di Bergamo avendo a che fare con un avvocato.
Mentre era ancora in coma, dopo aver subito un gravissimo incidente sul lavoro a seguito di un’intossicazione da monossido di carbonio che gli ha causato una disabilità del 55% effettiva e del 70% lavorativa, questo papà che si è rivolto a +Etica ha dovuto affrontare la separazione dalla sua ex-convivente e tante vicissitudini per l’affido della figlia minore. Essendosi rivolto a un avvocato per farsi tutelare in una vicenda che lo vedeva accusato di stalking da parte della donna, l’uomo ha subito versato al legale un acconto di 7295 euro. L’avvocato però non ha mai svolto l’attività prevista dal preventivo poiché il procedimento nei suoi confronti è stato archiviato senza che venisse richiesto il rinvio a giudizio. Ma a quel punto l’avvocato ha anche preteso, e ottenuto, il pagamento di altri 2000 euro per una prestazione professionale che avrebbe dovuto includere: “la disamina della documentazione, l’assistenza telefonica, scritta, gli incontri, la partecipazione alle udienze, la redazione degli atti, l’esame degli atti di indagine, della persona offesa/parte civile, dei provvedimenti del giudice…”.
É proprio in favore di una categoria di persone come questo papà disabile di Bergamo, troppo spesso “invisibili” nella società, oltre che nel sistema di giustizia, che +Etica richiama l’attenzione, e lancia un appello, all’Ordine degli Avvocati di appartenenza e al Consiglio Nazionale Forense, affinché l’avvocatura dia sempre un risposta quanto più etica possibile ai bisogni di questi individui particolarmente vulnerabili prendendo in conto l’articolo 3 della Costituzione che ci ricorda che anche se le persone sono uguali di fronte alla legge, non lo sono nella società, perché alcune si trovano in condizioni meno favorevoli e devono superare ostacoli più grandi che si chiede a tutti di contribuire a eliminare, soprattutto agli avvocati che, in quanto tali, sono parte del sistema di giustizia e devono fare la loro parte per realizzare una società più equa.
+Etica ritiene la giustizia disciplinare speciale dell’avvocatura, priva di controllo giurisdizionale, composta da soli avvocati, in cui la parte privata non può essere ascoltata se non per decisione dello stesso organo di disciplina, e che a norma della VI disposizione transitoria della Costituzione sarebbe dovuta essere abrogata entro il 1953, un’anomalia così indietro rispetto agli standard internazionali sui diritti umani del giusto processo da rappresentare una preoccupazione urgente che richiede un’azione correttiva immediata, adeguata ed efficace.
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